VIAGGIO DELLE MANI

GuidoDettoni ha scolpito il Viaggio delle Mani senza interruzioni, alternando fasi di occhi chiusi e aperti.
Chiusi, per vedere le forme dell’itinerario tattile; aperti, per estrarre la materia in eccesso.

La scultura è laminata in fibra di vetro, colore bianco.
La struttura per l’assemblaggio (pavimento, due pendii e polena di prua) è in acciaio.

Lunghezza, 4 m / Larghezza massima, 1,20 m / Altezza massima dei lati, 1 m / Altezza della polena, 2 m

L’intenzione dell’autore nello scolpire il Viaggio delle Mani era quella di risvegliare la sensualità.

Itinerario tattile

Quest’opera di Guido Dettoni testimonia ancora una volta la sua scelta di offrire esperienze destinate a tutti, alle mani e ai sensi. L’opera è uno strumento per far vivere al destinatario la propria esperienza al di là delle parole.

Due lati su cui scorrono le mani delimitano l’itinerario a destra e a sinistra. Essi convergono verso un unico elemento – quasi una polena – dove le due mani si incontrano. Da prua ritornano verso poppa, l’ingresso diventa l’uscita.

Nel viaggio di ritorno, le mani vedono l’inverso del viaggio di andata.

Il pavimento del percorso cambia quota e rilievo; l’autore ha combinato queste alterazioni con la visione delle mani.