MANIMATERIA SORDOCECITÀ

Introduzione di Guido Dettoni

Dare forma alla materia a quattro mani, può diventare comunicazione tra la persona sordocieca e il suo mediatore o chiunque altro? Le forme tattili possono diventare un approccio empatico alla condizione di sordocecità per coloro che possono sentire e vedere? Possiamo imparare e scoprire intorno a noi stessi vivendo e condividendo un processo creativo Handsmatter tenuto da persone sordocieche o disabili?

Si.

Sono arrivato alla conclusione che le persone sordocieche e quelle disabili sono qui per insegnarci a crescere e a essere inclusivi.

Mi riferisco all’idea che le persone con disabilità non solo possono insegnarci lezioni preziose sulla vita, ma anche a includere nella nostra mente altre visioni dell’essere umano. Questo è un tema comune negli studi sulla disabilità ed è spesso indicato come “modello sociale” della disabilità. Secondo questo modello, la disabilità non è un problema individuale, ma piuttosto un problema sociale che nasce dal modo in cui la società è organizzata. Le persone con disabilità sono considerate esperte delle loro esperienze e possono insegnarci quali sono le barriere che devono affrontare e come superarle: https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/1468017319860216

Dopo aver sperimentato e vissuto il processo MANIMATERIA per molti anni, l’ho proposto come metodo di lavoro per essere un momento di scoperta per la persona sordocieca al servizio della comunicazione e l’inclusione della sordocecità.

I WORKSHOP

Le persone sordocieche e i loro interlocutori condividono a quattro mani la materia malleabile appositamente studiata per questo scopo. La materia si ammorbidisce con il calore delle loro mani e la forma che ne esce si indurisce in una bacinella d’acqua fredda.

Nessuno dei due ha l’intenzione di fare qualcosa di specifico. Le quattro mani si intrecciano nella e con la materia. L’interveniente segue ed entra in uno stato passivo di sostegno al processo senza pensare o osservare, sensibile a lasciare l’altro libero di continuare da solo se lo desidera.

Il processo può durare anche più di un’ora e alla fine si terranno delle forme che sono come impronte e testimonianze delle emozioni e dei sentimenti provati nel dare forma alla materia.

Durante questi workshop ho scoperto e creato la DEAFBLIND SHAPE.

1a ESPERIENZA

TEXAS SCUOLA PER NON VEDENTI E NON VEDENTI

TESTIMONIANZA DI CHRIS MONTGOMERY, INTERVENUTO

ASSOCIAZIONE CANADESE SORDOCECIE ONTARIO | versione lunga

ASSOCIAZIONE CANADESE SORDOCECIE ONTARIO | versione breve

APPROCCIO ALLE ESPERIENZE DI SORDOCECITÀ MANIMATERIA

TOCCO PERFORMANCE CAIXAFORUM