Guido Dettoni 1946, Italia. Artista visuale e tattile.

È Autore di arte tattile e visiva, di performance artistiche collettive ed esperienze sensoriali.
“Vedere con le mani e poi toccare con gli occhi” è una rilevante caratteristica della sua opera, spesso realizzata in cecità.
Ha praticato l’arte fin dall’infanzia avendo abitato in vari paesi d’Europa e Africa Occidentale.
Ha esposto e realizzato performance artistiche collettive in Europa, Asia, Canada, Stati Uniti, Colombia e Australia. Le prime mostre sono degli anni 68/69, in Germania.
Dal 2000 è presente ad Assisi con una mostra permanente della sua opera iconica.

Negli anni settanta concepisce e inizia il processo creativo-collettivo che chiama Handsmatter. Una pratica che inizia la sua ininterrotta implementazione nel 1998.
Dal 2000 sviluppa la complementarietà tra “reale” e “virtuale”, avvalendosi di strumenti digitali e di animazione 3D.

La sua Opera (Forma), a misura delle mani, una volta ingrandita ci contiene in modo da essere CONTENUTI DA QUELLO CHE CONTENIAMO. Una volta ridotta diventa portabile. La Forma (Scultura) è anche un’esperienza che diventa multisensoriale se accompagnata dal suono, fragranza e, eventualmente da un elemento commestibile.
La scultura, così come l’immagine, vuole essere parte di un processo interattivo, sensoriale e/o cognitivo.

Nel 1998, ha avuto luogo a Barcellona la prima esposizione di 33 riproduzioni dell’opera MARIA: un’ICONA poliedrica modellata per essere tenuta nelle mani che la vedono. Icona, intagliata in legni provenienti da tutto il mondo. Rappresenta Maria, la madre di Gesù del Vangelo, quella della sura 19 del Corano, Shakti dell’induismo, Kwan Yin della Cina, evocando l’immaginario di molte culture del mondo. Musica e una fragranza, disegnata apposta, l’accompagnano.
È stata installata in trenta sedi tra cattedrali, chiese, università e centri d’arte in tutta Europa e in Asia. Dal 2002 è una mostra permanente ad Assisi, dal 2015 a Praga e a Singapore e dal 2017 a Lampedusa e Firenze. (Vedi KRONOS – Lavoro | Mostre | Istallazioni).

Le mani sono una specchio dell’altra; due metà che formano l’unità, il cervello, fonte della parola. Mani-cervello-parola. Con le mani manifestiamo i nostri sentimenti e le nostre emozioni e possiamo plasmare dentro di noi la realtà che ci circonda, anche perché la stiamo toccando e, allo stesso tempo, ne siamo toccati. (Guido Dettoni – Riflessioni sull’arte)

“Come guardiamo le forme a misura delle mani che sono il risultato di un’espressione individuale?”
In cecità, lo facciamo con le mani, mentre, da vedenti lo facciamo anche con gli occhi e per di più da diversi punti di vista. Dispiegando le forme in una proiezione sferica piana, esse generano una sequenza d’immagini in 2D: saltiamo così da ciò che è tangibile a ciò che è virtuale. Tale sequenza può diventare una narrazione estetica della forma e può essere condivisa via computer, dunque Internet.
L’ipotesi iniziale, ripetutamente confermata da numerose esperienze, è che tutte le forme create dalle mani contengono informazioni su ciò che ha stimolato la loro creazione. Questo vale ovviamente per le opere d’arte che ritraggono ciò che è fuori, che si vede, ma vale anche per le opere che esprimono e manifestano ciò che è dentro: cioè forme create in cecità senza alcuna intenzione di fare qualcosa di specifico, ma sì di esprimere quello che ci stimola mentre le creiamo.

L’interpretazione della forma si raggiunge saltando dal suo volume 3D alle immagini 2D in essa contenute. Una volta composte e messe insieme tra loro, possono rappresentare ciò che ha stimolato la creazione della forma stessa. Per realizzare questa esperienza compositiva, il processo creativo HANDMATTER incorpora un’applicazione digitale interattiva disegnata ad hoc.
HANDMATTER ha trovato varie implementazioni: in ambito artistico (esperienze in Africa occidentale, Singapore, nord e sud America e in vari paesi europei), nel campo della disabilità (Interventi con persone sordocieche in Catalogna, negli USA e in Canada) così come nel campo della didattica e della terapia (Catalogna e Isole Baleari).