SHAKUHACHI

Guido Dettoni propose a Miura Taro, maestro del flauto Shakuhachi Zen, di unirsi per un dialogo creativo tra musica e materia. Così, Guido modellò a occhi chiusi e Miura suonò, entrambi improvvisando in reciprocità.

Nel video, le mutevoli forme di cera all’interno delle mani devono essere “toccate con gli occhi”.

Terminata l’esperienza audiovisiva, la forma finale, nascosta alla vista, può essere “vista esclusivamente con le mani” inserendole in una morbida manica di tessuto. Questo può avvenire su appuntamento con Guido Dettoni a Barcellona (guidodettoni@gmail.com) o con Miura Taro in Giappone (take_yume@sky.plala.or.jp)

Questa performance è stata ospitata da Mercé Capdevila nella sua casa di Barcellona nell’aprile 2014.

Registrazione video e audio di Àlex Martínez Figuerola. Fotografia di Javier Parrilla.

Montaggio video di Juan Berlanga, regia di Guido Dettoni e prodotto da NESHER EDITIONS.

Shakuhachi

poema de Carles Duarte

Trasportati dalla musica essenziale,
il tremore dell’anima tra i cristalli dell’aria,
le mani,
come un’eco
dal canto che il maestro coglie dal bambù,
la voce come una sottile piaga del shakuhachi,
il gesto colpito,
spinto dal vento silenzioso del tatto
trasforma la materia,
farlo, rifarlo,
costruendovi un sogno,
l’impronta della mente,
nuda di parole,
scolpendosi con le dita
mentre gli occhi dormono,
ormai soli
dalla pelle
lampi di luce
in una notte antica.

Barcellona 16.6.2014

Shakuhachi

poema de Carles Duarte

Endutes per la música essencial,
la tremolor de l’ànima entre els cristalls de l’aire,
les mans,
com un ressò
del cant que el mestre arrenca del bambú,
la veu com una nafra subtil del shakuhachi,
el gest colpit,
empès pel vent silent del tacte
transforma la matèria,
fent-la, refent-la,
construint-hi un somni,
l’empremta de la ment,
nua de mots,
esculpint-se amb els dits
mentre dormen els ulls,
ja sols
des de la pell
batecs de llum
dins d’una nit antiga.

Barcelona 16.6.2014

Materia e suono

Antoni Pons, Semiologo

I suoni del linguaggio sono convertiti in significato. Questo rapporto tra suono e significato genera il linguaggio. In questa esperienza di Trasmutazione, si è trattato di trasdurre il suono del Shakuhachi -catturare le sue onde fisiche- per materializzarlo in materia malleabile, attraverso le mani, raggiungendo lo stesso “tempo” del tema musicale. Le mani sono in grado di trovare una coerenza morfologica con il suono. In un primo tempo le mani ascoltano e la materia si ode, parla al tatto, in mutua reciprocità. In un secondo tempo, il suono “diventa visibile” all’interno di un nuovo orizzonte di pensiero.

Barcellona 1.6.2014

Materia y Sonido

Antoni Pons, semiólogo

Los sonidos del habla son reconvertidos en significado. Esta relación entre sonido y significado genera el lenguaje. En esta experiencia de Transmutación se ha tratado de transducir el sonido del Shakuhachi -de captar sus ondas físicas- para materializarlo en materia maleable a través de las manos alcanzando el mismo “tempo” del tema musical. Las manos son capaces de hallar una coherencia morfológica con el sonido. En un primer tiempo las manos escuchan y la materia se oye, habla al tacto, en mutua reciprocidad. En un segundo tiempo, el sonido “se hace visible” dentro de un nuevo horizonte del pensamiento.

Barcellona 1.6.2014